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Al via il corso di “Biologia a curvatura biomedica”: 80 studenti dell’Ulivi all’Ordine dei medici per scoprire la propria vocazione

Vocato per fare il medico? Per capirlo basta frequentare il percorso di potenziamento-orientamento sanitario “Biologia con curvatura biomedica”, attivato al Liceo scientifico “Ulivi”.

La prima lezione, rivolta agli 80 studenti partecipanti, si è tenuta nella sede dell’Ordine dei medici di Parma che, insieme al Dipartimento di Medicina dell’Università cittadina, è partner di questa iniziativa nazionale, promossa grazie ad un protocollo d’Intesa tra il MIUR, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Fnomceo, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

<Si tratta di una sperimentazione nazionale, partita da Reggio Calabria, e che ha coinvolto durante il primo anno una ventina di Scientifici in tutt’Italia e quest’anno allargata anche ad una selezione di Licei classici, con l’obiettivo di appassionare gli allievi allo studio della Biologia e della Medicina, favorire la costruzione di una solida base culturale di tipo scientifico e di un efficace metodo di apprendimento, utili per la prosecuzione degli studi in ambito sanitario e chimico-biologico, far acquisire comportamenti seri e responsabili nei riguardi della tutela della salute e conseguire valide competenze che possano facilitare il superamento dei test di ammissione al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia>, spiega il Presidente Omceo Parma Pierantonio Muzzetto.

L’iniziativa è indirizzata agli studenti delle classi terze, ha una durata triennale, con un monte ore annuale di 50 ore così ripartite: 20 ore tenute dai docenti di scienza, 20 dai medici incaricati dagli ordini provinciali, e infine 10 ore presso le strutture sanitarie individuate dall’Ordine dei medici provinciale. In sostanza chi aderisce al progetto ogni settimana avrà un impegno aggiuntivo di un’ora.

<Nella scorsa edizione Parma ha primeggiato per risultati e gradimento. Infatti, rispetto al resto delle altre scuole italiane coinvolte, che ha visto il 50% dei ritiri dal corso, che ricordiamo essere pomeridiano a complemento volontario del percorso di studi ordinario, solo un paio di studenti hanno rinunciato>, riferisce poi il Dirigente scolastico del Liceo Ulivi Giovanni Brunazzi, nel sottolineare come per un buon successo sia determinante la collaborazione tra istituzioni.

La delegata dell’Ordine per il progetto Maria Cristina Baroni, affiancata dall’omologo del Liceo Ulivi Gianmarco Giordani, ringrazia infine gli studenti per <la maturità e responsabilità con cui hanno capito che l’impegno aggiuntivo odierno rappresenterà un valore aggiunto per la scelta del percorso di studi futuro. Più strutturata è la consapevolezza della propria vocazione meno abbandoni ci saranno poi all’Università>.

 

 

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