Come comportarsi
- Lavarsi spesso le mani: si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
- Evitare il contatto ravvicinato (- di 2 metri) con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute (tosse, raffreddore, febbre)
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce e poi lavarsi subito le mani.
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool.
- Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste a persone malate.
- I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
Come comportarsi se si è entrati in contatto con persone del Basso Lodigiano e della provincia di Padova
Gli individui che hanno fatto ingresso in Regione Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno l’obbligo di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Come comportarsi in presenza di sintomatologia
Si raccomanda di non recarsi al Pronto Soccorso nel caso in cui si ritenga di avere sintomi legati alla presenza del virus. Rivolgetevi al vostro medico di Medicina Generale per avere maggiori informazioni, o chiamate il numero 1500 del Ministero. In caso di urgenze, naturalmente, rimane sempre attivo il 118.
AUSL | Dipartimenti di Sanità Pubblica | |
Piacenza | 0523 317979 | |
Parma | 0521 396438 – 433 | |
Reggio Emilia | 329 2104739 | |
Modena | 059 3963663 | |
Bologna | 051 6224165 | |
Imola | 0542 604959 | |
Ferrara | 0532 235294 | |
Romagna | Ravenna | 335 7355317 |
Forlì | 338 3045543 | |
Cesena | 339 7731913 | |
Rimini | 339 7720079 |
Chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata dal Presidente della Regione Emilia-Romagna e dal Ministro della Salute, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti fino a domenica 1 marzo.
Le attività e i servizi che devono chiudere o possono rimanere aperti
- SONO SOSPESE tutte le manifestazioni, iniziative ed eventi di natura sportiva, culturale, sociale ed economica che, comportando l’afflusso di pubblico, esulano dall’ordinaria attività delle comunità locali.
– Pertanto, tra le attività da sospendere vanno incluse manifestazioni, concerti, eventi sportivi che prevedano, appunto, la presenza di pubblico (campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo quali rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, ecc., comprese le discoteche e le sale da ballo.
- NON SONO INVECE DA SOSPENDERE le attività che riguardano l’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale (corsi di varia natura e allenamenti sportivi). Potranno dunque rimanere aperti i luoghi di svolgimento dell’attività corsistica ordinaria di vario tipo (es. centri linguistici, doposcuola, centri musicali e scuola guida), gli impianti sportivi (centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco, ecc.), e in generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico o significative concentrazioni di persone
- SONO ESCLUSE DA QUESTA SOSPENSIONE ANCHE tutte le attività economiche agricole, produttive, commerciali e di servizio,
Fanno eccezione quelle già richiamate di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali. Pertanto: fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate, ecc. SARANNO SOSPESI.
In via generale non sono sospesi i mercati settimanali.
- Una particolare attenzione va prestata alle ATTIVITA’ DI CARATTERE PREMINENTEMENTE SOCIALE. NON SONO COMPRESE NELLA SOSPENSIONE, in via generale, attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili. Ad esempio: servizi semiresidenziali e Centri diurni.
NE’ SONO COMPRESE NELLA SOSPENSIONE, sempre in via generale, neppure i Centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri anziani, orti urbani, ecc.) per la parte di ordinaria attività.
Le AUTORITA’ TERRITORIALMENTE COMPETENTI hanno facoltà di disporre ulteriori e specifiche prescrizioni, quando si ritengano necessarie per particolari esigenze delle comunità locali.