CoronavirusPrimo Piano

Accoglienza pazienti in ambulatori e regole in sala d’attesa: norme vigenti

Cari colleghe, Cari colleghi,

Alla luce dei recenti accadimenti e al fine di fare chiarezza sulle regole relative all’accoglienza di pazienti o persone interessate nelle sale d’attesa degli studi medici, dei poliambulatori e odontoiatrici, come in tutti gli spazi di ricezione dei pazienti o persone, si porta a conoscenza che occorre attenersi alle seguenti norme:

  • la legge 23/08/1988 n. 400;
  • il decreto-legge 23 febbraio 2020 n. 6
  • il DPCM del 24/10/2020 recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, e del decreto-legge 16 maggio 2020 n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020 n. 74, recante “ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
  • l’ultimo DPCM del 24 ottobre u.s. al comma 2 e 5, laddove si riporta l’obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e di apporre in tutti i locali aperti al pubblico (come poliambulatori, ambulatori, studi medici e dentistici) un cartello che riporti il numero di persone ammesse contemporaneamente sulla base delle linee guida e  dei protocolli vigenti.

In particolare il Dpcm:

  • Prevede di calcolare e dover rispettare il numero massimo di persone che, a distanza di sicurezza interpersonale, possano stazionarvi, calcolandone il numero massimo sulla base proprio della capienza (m²) delle sale d’attesa e dei locali di accoglienza e della distanza interpersonale di 1 metro.
  • Dispone che il numero massimo di persone andrà indicato su apposito cartello affisso nei locali di stazionamento perché la sua assenza costituisce infrazione sanzionabile. (Vedi fac -simile)

In sintesi:

  1. La distanza interpersonale di un metro fra ciascuna persona va considerata relativamente ai quattro punti cardinali;
  2. Va misurata la sala d’attesa e stabilito quanti pazienti vi possano sostare
  3. Va indicato nel cartello affisso nell’ingresso delle sale d’attesa il numero massimo di persone che sono ammesse contemporaneamente nel locale stesso.

Va da sé che debbano essere rispettate le Linee guida vigenti e i protocolli di sicurezza, al fine di evitare situazioni da poco verificatesi e che hanno portato alla sanzione di quei medici nei cui studi non erano state esposte le suddette indicazioni.

Rispondendo infine alle continue richieste pervenute sulla possibilità di effettuare sui pazienti afferenti un controllo della temperatura e/o eseguire una sorta di pre-triage, atto a stabilire se vi siano stati sintomi nei giorni precedenti o si acceda su prenotazione, va detto che tutto ciò rientra nelle normali attività di prevenzione e sicurezza ma non solleva dall’obbligo di apporre un cartello all’ingresso dei locali indicante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale stesso.

 

                                                                                                                       IL PRESIDENTE

 

Condividi articolo