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Lettera a Direttori sanitari dei Poliambulatori privati

Gent.li Direttori Sanitari,

 

in considerazione dell’infezione da Coronavirus e della particolare serietà che attualmente ha l’andamento epidemiologico, da più parti ci stanno arrivando dalle strutture private segnalazioni e richieste su quale comportamento adottare in questo frangente.

Allo stato attuale è opportuno che ci si concentri sulla necessità di porre un argine alla diffusione dell’epidemia, utilizzando ogni comportamento prudente nell’espletamento dell’attività sanitaria.

In ambito medico, in particolare, le aziende sanitarie pubbliche stanno adottando un criterio, per così dire, di salvaguardia nel limitare la diffusione virale, sospendendo ogni attività ambulatoriale in elezione e assicurando solo le urgenze.

Viene segnalato che in molte realtà affluiscono pazienti da più parti della provincia e anche da fuori provincia. Ricordiamo che, per quanto venga adottata una sorta di pre-triage, informandosi se tale paziente abbia o no sintomi influenzali imputabili a virosi, ci possono essere casi che sfuggono all’osservazione/informazione, con possibilità quindi di contatti sospetti.

L’usi di DPI e di ogni accortezza, per quanto ci si possa attenere alle indicazioni dei DPCM, non sempre sono tali da garantire quella sicurezza che vorrebbe agita per cui, da qui, l’invito in particolare a voi Direttori Sanitari affinché venga adottata estrema prudenza per la salvaguardia dei pazienti ma anche dei medici. Laddove questo non fosse possibile o non possa essere garantito è fortemente auspicabile la limitazione dell’attività ordinaria e assicurando solo quella strettamente necessaria nella patologia cronica o in quella convenzionata, in questa fase suppletiva.

In assenza di una normativa chiara ed esaustiva si crede che, al di là di tutto, per il bene collettivo e dei singoli, debba essere usato il buon senso.

Solo unendo le forze e andando tutti nella stessa direzione usciremo da questa situazione che, inutile negarlo, è più delicata di quanto si pensi e ciascuno di noi può fare tanto.

 

Ringraziandovi per la collaborazione vi saluto cordialmente

Pierantonio Muzzetto

Il Presidente

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