Editoriali

Somos mas, siamo di più, concreti nel 2015…

Somos más, si potrebbe dire in ambito nazionale, quando, a fronte di una corruttela diffusa – e la corruttela de’ costumi è mortale alle repubbliche (Leopardi) – che definisce la carenza di galantuomini e di donne virtuose nella gestione della res publica.

Somos más, quelli che non ci stanno con le brutture, gli infanganti affarismi e le “pastette”; e quelli che non ci stanno con la corruzione, i soprusi e con le politiche nepotistiche nella pubblica amministrazione, nella sanità, nel vivere comune.

Somos más, quelli che vogliono un ventata di cambiamento reale, che non chiacchierano a vanvera, così tanto per parlare, senza aver “prima connesso efficacemente il cervello”.

Somos s, quelli che vogliono un cambiamento reale, nella giustizia, nell’omogeneità sociale, nella verità.

Somos más, quelli che sono stanchi di sentire che “se ogni cosa va male è perché noi italiani siamo screditati di fronte all’europa”, scritta in minuscolo per la considerazione che ha della nostra Nazione, che non è un paese, ma una Nazione con la N maiuscola.

Somos más, quelli che desiderano che un premier parli meno e concluda assai di più; che abbia la forza di ricompensare quei milioni di italiani che, a stipendio fisso e con l’avvento dell’euro, tout court hanno visto ridotto del 50 % il loro potere d’acquisto, provando sulla loro pelle il dimezzamento vero dei loro stipendi e che hanno sopportato che altri, con quel cambio sfavorevole, si arricchissero sempre più, pagando meno.

Somos más, quelli che pagano tutte le tasse dirette e indirette, che ogni giorno ci vengono assegnate, in tutte le forme mascherate di contributi: dai bolli “inutili” su documenti prima esenti, sulle afframcature postali, su i contributi/tasse comunali, regionali.

Somos más, quelli, pensionati, precari, dipendenti, che chiedono a gran voce un’equità: su tutto.

Somo más, quelli che dicono basta alle “geremiadi” e che prospettano soluzioni: dalla rinegoziazione del debito sovrano, alla rivalutazione delle professioni fino ad ora sacrificate; al riconoscimento delle vere competenze; delle regole, dei titoli regolarmente e giustamente conseguiti; della formazione finalizzata alla crescita delle professioni e della nazione.

Somos s, quelli che vogliono sedersi ai tavoli di concertazione su basi concrete e senza chiacchiere fuorvianti; quelli che chiedono fermezza, sicurezza nelle case e per le strade, una giusta giustizia.

Somos más, quelli che pretendono di riattivare quelle norme e sanzioni troppo presto abbandonate: sulla proprietà privata, sul falso in bilancio, sulla tutela del diritto e sulla tutela del dovere.

No son más, quelli che non sono e non fanno il contrario di quanto espresso – dunque non la moltitudine – dando, invece, una visione della collettività diversa dal reale, generalizzandone impunemente i difetti.

No son s, quelli che infangano e danno della nostra Nazione un’immagine squalificata.

Debe hacer más, si deve fare di più: ogni persona perbene lo deve avere ben presente; chi lo condivida, deve porselo come una priorità, individuando le priorità.

Debe hacer más, facendosi parte attiva nel nome del bene comune, del progresso della collettività, dei valori, del rispetto dell’altro o delle competenze di ciascuno, senza che ci si debba vergognare della declinazione e dell’identificazione di ciò che si debba fare, chiamandolo magari “mansione”.

Debe hacer más: evitando di guardare al particolare e a quanto divida o possa dividere.

Debe hacer más: perché si capisca una volta per tutte d’iniziare un vero cambiamento, agendo per avvicinare e non per allontanare. Avendo il coraggio di intraprendere una vera rivoluzione copernicana, silenziosa e concreta, nel nome del valore dei valori. Nel nome del cambiamento costruttivo.

 

E Nel nome di tutti coloro che lavorano per unire e migliorare la società: un proficuo Buon 2015. (P.M.)

 

* Somos más, siamo di più, è il nome del movimento cubano d’opposizione al regime, ancora attivo nel reprimere ogni “espressione contraria” anche se pacifica (blog, twitter, sms, mails).

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