Un potenziamento dall’unità di intenti fra Ordini, Aziende sanitarie e coloro che sono deputati a governare la salute dei cittadini, sulla base di quanto stabilito al Tavolo tecnico della Prefettura di Parma, produce effetti positivi
Le istituzioni lavorano senza sosta, e i medici stanno facendo la loro parte, in ogni frangente, impegnati quotidianamente nella gestione ordinaria di cui ci giungono le conferme. Va significata la disponibilità per senso etico da parte anche di medici in pensione che offrono la loro disponibilità per le sostituzioni degli stessi colleghi che operano in prima linea allontanati dal lavoro per avvenuto contatto con il Coronavirus.
Come enti sussidiari dello Stato, gli Ordini sono punto di riferimento a tutela della salute del cittadino e portatori delle istanze dei professionisti medici, sottolineando la necessità di un impegno congiunto di tutte le istituzioni per garantire la funzionalità del sistema di gestione della salute pubblica. E di questi se ne fanno partecipi e ne sono autori.
La dedizione di tutta la categoria medica che con abnegazione garantisce l’assistenza a livello territoriale, ospedaliero, nella specialistica, nell’urgenza emergenza è degna di ogni alta considerazione.
I nostri medici e tutte le équipe mediche impegnate nella nostra provincia sono i primi presidi per il contenimento della diffusione virale e sono a tutela della salute della collettività con la loro professionalità e competenza.
Da qui la lodabile iniziativa di unire le forze per arrivare ad un obiettivo comune di contenimento della malattia virale e limitarne gli effetti, ritornando progressivamente a quella normalità che è dovuta.