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“Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico”. Convegno in vista della revisione del Codice deontologico

Nei giorni scorsi a Roma si è tenuto il convegno “Una nuova deontologia per il nuovo ruolo del medico”.

Il medico del III millennio di fronte alle sfide del futuro che già iniziato: è stato lui il protagonista della due giorni organizzata dalla Fnomceo. La comunicazione, l’approccio one health per raggiungere la salute globale, l’intelligenza artificiale, la formazione, il ruolo sociale del medico, sono tra gli argomenti trattati da un board multidisciplinare appositamente costituito composto da medici, giuristi, docenti universitari, giornalisti, filosofi della medicina, esponenti della società civile.

Obiettivo della due giorni di approfondimenti interdisciplinari l’avvio del processo che dovrà portare alla rivisitazione del Codice di Deontologia medica che risale ormai al 2014 come ha spiegato il presidente Filippo Anelli in apertura del convegno. “Un nuovo Codice per un nuovo ruolo del medico in questa società. E’ questa la risposta che i medici italiani vogliono dare alle esigenze che vengono sempre più preponderanti dalla nostra società, anche in base all’evoluzione del diritto, della tecnologia, ma soprattutto alla voglia del cittadino di voler mantenere il rapporto straordinario con il medico. Quindi il tema è soprattutto quello della comunicazione. In particolare il tempo della comunicazione con il cittadino. Oggi si vuole andare ben oltre questo e il tempo di cura lo si vuole far entrare all’interno dei contratti ma anche della formazione, perché sia sempre più un medico del cittadino, un medico della persona e non solo un medico in grado di curare la malattia”.

E’ poi il coordinatore della Consulta deontologica nazionale Fnomceo Pierantonio Muzzetto ad indicare gli obiettivi del progetto. “Sono previsti diversi passaggi: la raccolta del parere dei vari componenti del board di esperti in modo da avere un quadro generale degli aspetti ritenuti importanti anche dalle altre professioni e dal mondo civile rispetto all’operato del medico. La Consulta deontologica dovrà poi discutere le tesi fornite e che andranno a costituire la base della revisione del Codice. Le valutazioni ad ampio spettro sono importanti per la funzione del medico in ambito sociale, funzione alta che sia sempre più al servizio del cittadino, con una valenza che trova riscontro nella Costituzione e miri soprattutto a dare valore alla salute, che è un bene supremo della collettività”.

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