Attività ordine

Assemblea degli iscritti del 12 aprile: votata l’approvazione del Bilancio consuntivo 2024 e l’assestamento di Bilancio preventivo 2025. Sorrisi tra i Giurandi e i Premiati

L’Ordine dei Medici di Parma ha organizzato all’interno della propria sede la tradizionale Assemblea degli iscritti, in cui è stata votata l’approvazione del Bilancio consuntivo 2024 e l’assestamento di Bilancio preventivo 2025.

L’importante evento ha accolto numerose Autorità. Hanno portato i loro sentiti saluti: Il Prof. Paolo Martelli, Magnifico Rettore dell’Università di Parma; Il Vescovo di Parma, Monsignor Enrico Solmi; Il Prefetto di Parma, Antonio Garufi; l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma, Ettore Brianti; Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e Comissario straordinario dell’Ausl, il Dr. Anselmo Campagna. Massimo Fabi, Assessore Regionale alle Politiche per la Salute non è riuscito ad essere presente a causa di imprevisti ed urgenti motivi istituzionali, ma ha comunque voluto mandare un augurio di buon lavoro ai giovani Giurandi, e calorose congratulazioni ai Premiati.

Dopo la Relazione del Presidente dell’Omceo, Pierantonio Muzzetto, è stato dato spazio alla Relazione finanziaria del Tesoriere Massimo Manchisi e alla Relazione del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, il Dr. Angelo Anedda.

 

 

Ecco un estratto dal discorso del Presidente Muzzetto: Farò, in questa prima riunione assembleare, una breve disamina dei problemi principali del mondo della professione riservandomi l’intervento più ampio in occasione dell’assemblea di ottobre prossimo con la relazione morale d’Istituto. Toccherò per questo solo alcuni punti nodali della professione e colgo l’occasione per annunciare il prossimo evento convegnistico di fine maggio frutto della collaborazione con il professor Antonio D’Aloia, Direttore dell’Istituto di Diritto Costituzionale della nostra Università, inerente gli aspetti etici dell’uso dell’IA.

C’è una “Via della Seta Medica” da intraprendere, ovvero la Via della Seta come la Via della Medicina, come historia magistra vitae, una storia Maestra di vita. Occorre quindi ispirarsi ai fasti della grande medicina di Parma, che negli anni Settanta e Ottanta era la terza medicina italiana e vantava personaggi di primo livello, provenienti dalle Università più prestigiose. Istituire la famosa “Via della Medicina”, non è altro che riprendere l’antico uso dei rapporti con le altre Università e le peculiari risorse dei nostri cervelli pensanti e operanti. Questo mondo ormai non esiste più, è molto residuale: occorre quindi riprendere un percorso e un cammino che porta all’acquisizione di energie in senso didattico e clinico, per un accrescimento e ripresa della scuola di Medicina. Parma è stata, nel corso della sua storia, fucina di menti e competenze, in settori dove i suoi medici sono stati capiscuola. Tuttavia non si può vivere nel mondo del pensiero e dei sogni, il solo pensare che i tempi sono cambiati non è sufficiente: dobbiamo fare in modo che sia oggi. La stessa cosa dicasi per la caduta di considerazione della professione medica, con questa dequalificazione legata ad un uso non incoerente dell’intelligenza artificiale. Abbiamo poi il tema del ricorso alla violenza e la caduta della stima, della considerazione e soprattutto del rispetto di chi ha e deve avere una funzione di servizio. Questa funzione di servizio si acquisisce con l’esperienza, ma si affina ancora prima con la formazione: dobbiamo cambiare pelle alla formazione insegnando ancora prima del saper fare, il saper essere. Bisogna inoltre tenere conto di un ulteriore fattore: se non si rispetta sè stessi, non si può rispettare l’altro. Il problema fondamentale è che il sacrificio di un mantenimento di un servizio sanitario nazionale all’altezza deve essere commisurato all’impegno che è stato profuso in carenza di risorse e di incentivazioni in molti settori della medicina pubblica, che sono poi quelli che hanno fatto del Servizio Sanitario Nazionale ancora oggi un punto di riferimento internazionale. A proposito del sistema di garanzia della salute e dei suoi costi elevati: questi sono sicuramente inferiori ai benefici derivanti dal mantenimento del bene salute, della riconquista del bene salute di una popolazione, che appunto proprio perché sana, è attiva nel mondo del lavoro e ha quindi garanzia del progresso e dello sviluppo del Paese. L’obiettivo deve essere creare un mondo sanitario in cui ci possano essere incentivazioni, ma attenzione: vanno accantonati aspetti che si sono dimostrati non certo positivi, come quello dell’Empowerment, che ha creato un mondo di “oloni”, in un’avanzata olocrazia determinata dall’indipendenza e non dalla collaborazione, ovvero, nell’ambito di una cooperazione tra tutte le figure professionali fra loro complementari e sincrone. Parlando di professioni alte questo si ottiene nel riconoscimento dei valori, ma non in altri luoghi, bensì nei propri ruoli e nelle capacità di essere un ingranaggio del sistema senza il quale il sistema è costretto a fermarsi, fallendo gli obiettivi per i quali è stato costruito

Il Presidente ha infine concluso con un ragionamento che storicamente ha ripreso l’apologo di Menenio Agrippa, in cui le singole parti del corpo se lasciate a sé portano alla morte per inedia:  Noi oggi vorremmo per il sistema sanitario che questo prosperi nella considerazione dei propri concittadini, ma anche con un riconoscimento dell’essere e del fare, soprattutto nel servizio verso la collettività, che va sicuramente incentivato. La Sanità costa e come con molta onestà dicemmo 15 anni fa: in sanità occorre investire. Investendo in sanità si investe nella società produttiva. Investire significa far prosperare una nazione, portando anche i cervelli che sono costretti a lasciare il nostro paese a rimanervi, perché incentivati a farlo e perché riconosciuti nel loro ruolo e nelle loro funzioni, senza che si arrivi a dei contenziosi o a dei conflitti, che suonano piuttosto come una guerra tra poveri, invece che un confronto tra persone ricche di pensiero, di capacità e industriosità. Così facendo, la Sanità italiana può tornare ad essere quella che fu nel suo glorioso passato“.

 

La mattinata si è conclusa con due ulteriori momenti di notevole rilievo: la Premiazione dei colleghi con 50 anni di laurea e il Giuramento Professionale dei Colleghi Neo Abilitati.

 

 

 

 

 

 

Elenco Giurandi Medici

Apa Chiara Francesca
Austoni Pietro Francesco
Barilli Daniele
Bassi Emma
Beghini Silvia
Bergenti Giada
Bertozzi Eleonora
Bianchin Sara
Bonini Gianmarco
Bouinany Sofyane
Cappellini Marta
Carone Francesca
Chirco Daniele
Civino Raffaella
Congi Helena
Frati Livio
Gallassi Marta
Gerosa Cecilia
Gheghici Madalina Gabriela
Kouamo Djomo Jeanne Marie
Melli Paride Alberto
Mocellin Sara
Momene Sonkoue Franz Gullit
Pisano’ Marco
Resoli Davide
Rivieri Elisa
Santos Nardi Joao Vitor
Sorba Alessandro
Tankeu Yadou Priva
Tento Sonwa Junior Navarel
Tiayong Nankeu Yannick
Tido Gouola Elodie
Venneri Alessandro
Vivian Luca
Zelinschi Alexandru

 

 

Elenco Giurandi Odontoiatri

Cicchetti Francesca
Corradi Giulio
Dalri’ Edoardo
Forni Ferruccio Maria
Henzel Francesco
Marti Francesca
Paletti Gianluca
Raboni Arianna
Sablone Federico
Shor Eliran
Youssif Belal Youssif Mahmoud

 

 

Elenco Medagliati

Abelli Pietro
Albertini Daniela
Ariozzi Carlo Filippo
Aversa Carlo
Balducci Liviana
Bandini Leonardo
Bernardi Paola
Bocchi Paolo
Boldrocchi Gianluca
Boriani Irene
Boschi Giuseppe
Bruschi Marco
Cagnolati Stefano
Canali Mauro
Cantoni Carlo
Castelli Ferdinando
Cavazzini Pietro
Chierici Vanna
Ciofani Luigi
Consigli Fiorisa
Cusmano Ferdinando
Delgrosso Giuliano
Delmonte Gabriele
Dentoni Litta Fernando
Di Blasio Beatrice
Ferrari Silvano
Ferri Teore
Gandolfi Giuseppina
Gianelli Francesca
Giovanardi Claudio
Mangoni Marcellina
Marino Maria Teresa
Mergoni Mario
Miglio Valerio
Migone Paolo
Monica Maria Luisa
Montagna Giuseppe
Montanari Enrico
Montanari Marzio
Monti Federico
Moretti Giacomo
Moruzzi Paolo
Mourad Sarkis
Parpanesi Maurizio
Pasetti Enrico
Pattonieri Maria Cristina
Perinotto Patrizia
Pesci Paolo
Picone Antonio
Pietrini Vladimiro
Podesta’ Anna
Roberti Raffaello
Ronzoni Alcide
Rossi Michele
Sabadini Guido Renato
Scarani Vittorio
Tadonio Carlo
Tamponi Giovanna
Tardio Sergio Michele
Tomasinelli Antonio
Tumino Giovanni
Vitale Claudio
Volante Enrico
Zambelloni Gianfranco
Zannoni Giovanni Battista
Zini Francesco

 

 

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