La Fnomceo chiede al Governo e al Parlamento, attraverso un documento concernente la semplificazione dei piani terapeutici, approvato in Comitato Centrale in data 12 giugno 2025 quale contributo della Fnomceo e delle Società Scientifiche per la riduzione delle liste di attesa, un intervento legislativo affinché sia limitata la necessità della prescrizione dei farmaci con piano terapeutico a 12 mesi, salvo deroghe motivate, trascorsi i quali il piano terapeutico non è più richiesto e permetta a tutti i medici la prescrizione di questi farmaci, ferme restando le condizioni di rimborsabilità stabilite dall’Agenzia Italiana del Farmaco per ciascuna specialità medicinale.
Allegati:
L’obiettivo della richiesta è quello di garantire una maggiore accessibilità alle cure da parte dei pazienti, ridurre i costi indiretti delle prestazioni sanitarie, facilitare e semplificare i percorsi di
presa in carico, contribuire alla riduzione delle liste d’attesa e valorizzare la professionalità di tutti i medici italiani: l’accesso semplificato a terapie appropriate e necessarie avrebbe, infatti, un rilevante impatto sulla qualità di vita dei pazienti, liberando cinque milioni di visite specialistiche l’anno.
La Fnomceo ritiene necessario attribuire alla Medicina Generale la piena prescrivibilità di tutti i farmaci antidiabetici, comprese le associazioni tra nuove classi, per le seguenti ragioni:
• assicurare la continuità assistenziale al paziente diabetico;
• superare una condizione paradossale per cui il MMG può prescrivere farmaci come le sulfaniluree (associati a un elevato rischio di ipoglicemia) ma non può prescrivere autonomamente associazioni tra farmaci più sicuri e con comprovata efficacia;
• riconoscere il ruolo della Medicina Generale nella gestione integrata del diabete, una delle principali patologie croniche per prevalenza e incidenza.
Da un punto di vista operativo, si propone di riconsiderare il Piano Terapeutico per le associazioni tra nuovi farmaci antidiabete, attribuendo la piena prescrivibilità anche in questi casi al MMG, come agli altri Specialisti non endocrinologi, mediante l’adozione della nota AIFA già esistente ma che non preveda la compilazione aggiuntiva di schede o PT.
Per le stesse motivazioni, anche i farmaci per la BPCO e per l’Asma attualmente con PT, dovrebbero essere completamente restituiti alla prescrizione della Medicina Generale (ad eccezione degli anticorpi monoclonali), sempre con l’adozione di una nota AIFA che ne definisca i criteri di appropriatezza d’uso e di controllo degli esiti.
La Fnomceo auspica quindi di giungere ad un ammodernamento della gestione clinica, assistenziale e farmacologica, delle malattie croniche, che da tempo attende di trovare una soluzione pratica sollecitata dalle istanze dei pazienti e delle stesse Regioni.
Queste le conclusioni della Federazione: In conclusione, riteniamo che il superamento delle barriere prescrittive sollevate dai piani terapeutici non è solo un’esigenza clinica, ma un imperativo etico e organizzativo. L’adozione diffusa di terapie innovative rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti riducendo disuguaglianze, ottimizzando risorse e contenendo la spesa sanitaria collegata alle ospedalizzazioni ripetute e da ultimo garantendo un accesso equo ed efficace a tutti i pazienti eleggibili così come previsto dal nostro sistema sanitario. Pertanto, ritardare o limitare l’accesso alle cure rappresenta sicuramente un comportamento non etico che necessita massima attenzione.