La Fnomceo informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27-6-2025 è stato pubblicato il decreto del 10 aprile 2025, n. 94, il quale individua, in attuazione dell’articolo 9, commi 1 e 7-bis, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71 convertito dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, i criteri per l’accertamento della disabilità nella procedura di sperimentazione di cui all’articolo 33 del decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, della durata di dodici mesi, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, volta all’applicazione provvisoria delle disposizioni relative alla valutazione di base:
a) nelle province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forli-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste;
b) per l’accertamento della condizione di disabilità connessa ai disturbi dello spettro autistico, al diabete di tipo 2 e alla sclerosi multipla, tenendo conto delle differenze di sesso e di età e nel rispetto dei principi e criteri di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62.
ALLEGATI:
Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia metabolica cronica caratterizzata da livelli elevati di glucosio nel sangue, dovuta a un’alterazione della quantità o del meccanismo d’azione dell’insulina, che nel tempo porta a gravi danni al cuore, ai vasi sanguigni, agli occhi, ai reni e alle strutture nervose. Detto anche diabete dell’adulto, rappresenta il 90% dei casi di diabete e si differenzia dal diabete tipo 1 (detto anche diabete giovanile, da deficit di insulina) per cause, età di insorgenza, sintomatologia di esordio, terapia e possibilità di prevenzione. Gli italiani affetti da diabete mellito di tipo 2 sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone. Si stima, tuttavia, che a questo numero possa aggiungersi circa 1,5 milione di persone a cui la malattia non è ancora stata diagnosticata. La prevalenza aumenta al crescere dell’età fino a un valore del 21% nelle persone con età uguale o superiore a 75 anni (dati ISTAT 2020). Il diabete può causare complicanze (evoluzione o conseguenza sfavorevole di una malattia) acute, quali la chetoacidosi diabetica, il coma iperosmolare o ipoglicemico e complicanze croniche nel lungo termine).