La Fnomceo ha trasmesso la relazione relativa all’audizione tenuta dalla Federazione stessa in data 1 luglio 2025 presso le Commissioni riunite 7ª (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) e 10ª (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato della Repubblica, concernente la Formazione specialistica dei medici.
- Allegato contenente l’Audizione della Fnomceo: Formazione specialistica dei medici
Riportiamo alcuni estratti:
La FNOMCeO ritiene importante sottolineare la necessità di riformare l’attuale sistema di formazione medica specialistica.
Ciò in quanto ad oggi l’attuale sistema di formazione medica specialistica potrebbe ulteriormente essere migliorato al fine di raggiungere quegli obiettivi di formazione di medici che, una volta specialisti, saranno chiamati ad affrontare le sfide nell’ambito del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) anche in considerazione di mutati scenari di salute ascrivibili alla transizione demografica.
Si tratta di medici regolarmente abilitati all’esercizio professionale che continueranno il loro percorso formativo specialistico e che potrebbero contestualmente offrire il loro contributo al SSN. Riteniamo necessario un adeguamento economico del trattamento ricevuto dai Medici in formazione specialistica. Nella Manovra Finanziaria 2024 è stato previsto, infatti, un iniziale adeguamento della borsa ricevuta che ammonta a una cifra compresa tra 80 e 200 euro (per alcune specializzazioni), adeguamento probabilmente effettivo da novembre 2026. La FNOMCeO ritiene che l’attività dei medici specializzandi prestata a favore dell’Università in relazione all’intensità dell’impegno richiesto debba essere inquadrata come l’attività lavorativa prestata dal personale medico dipendente dalla struttura sanitaria. In buona sostanza, si tratta di lavoro subordinato e, in tale prospettiva, dovrebbe essere prevista un’adeguata remunerazione per l’impegno speso. Si chiede quindi di inquadrare il Medico in formazione specialistica nel CCNL Area Sanità attraverso la creazione di un’apposita sezione e la trasformazione della borsa di studio attuale in uno stipendio corrisposto sulla base di un contratto di formazione lavoro subordinato, dipendente a tempo determinato “a causa mista”, simile al contratto di apprendistato. Tale contratto, nella nostra proposta, prevede la tassatività della durata, la possibilità di assumere con inquadramento inferiore a quello previsto per la qualifica da conseguire, la presenza di sgravi contributivi, l’obbligo di assicurare un’attività formativa di durata e contenuti programmati.
È opportuno che i medici specializzandi usufruiscano dell’opportunità di contrattualizzazione secondo il CCNL area sanitaria. Attualmente, infatti, l’inquadramento dello specializzando si concretizza in una via di mezzo tra medico e studente: come dimostrato dalle numerose sentenze della Corte di Cassazione. Occorre pertanto un inquadramento contrattuale che comprenda il diritto agli straordinari e alla certificazione elettronica delle ore di servizio effettivamente svolte. Si tratta di una specifica tipologia di contratto di formazione-lavoro disciplinata in un’apposita sezione contrattuale all’interno del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Dirigenza Medica e Sanitaria del personale del Servizio Sanitario Nazionale, con riconoscimento di analoghi diritti e doveri, tenendo conto delle precipue caratteristiche del medico in formazione specialistica.
Si ritiene opportuno garantire allo specializzando uno stato giuridico in linea con i suoi obblighi e le sue responsabilità de facto. Il riconoscimento di tale autonomia nello svolgimento dell’attività del medico che sta compiendo la specializzazione ha dei risvolti importanti sotto il profilo della colpa. La Suprema Corte parla infatti di “colpa per assunzione” precisando che il medico specializzando deve rifiutare compiti ed interventi che egli reputi al di sopra delle proprie possibilità e competenze e che non è in grado di compiere a regola d’arte.
Di certo il giudice nel valutare la colpa dovrà gradarla valutando il punto in cui si trova l’iter formativo del medico, fermo restando che egli risponderà dei danni e delle lesioni cagionate a titolo di colpa per assunzione. la FNOMCeO ribadisce, come già affermato in altre circostanze, la necessità di una riforma complessiva del sistema di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina e alla stessa Facoltà e di organizzazione delle scuole di specializzazione in rete formativa, che concorra a sostenere il Servizio Sanitario Nazionale attraverso una programmazione adeguata ed efficace dei fabbisogni.
È importante evidenziare che il numero programmato non dovrebbe essere calibrato su cifre più elevate rispetto ai fabbisogni.
Si rischia altrimenti di creare una pletora di disoccupati che non corrispondono alle reali necessità del Servizio Sanitario Nazionale e che dovranno per forza di cose cercare lavoro all’estero, o rimanere inoccupati: occorre dare valore ai dieci anni di formazione di un giovane medico. I numeri che ad oggi circolano non sono invece coerenti con il numero dei medici che andrà in pensione. la FNOMCeO ritiene che sia importante costruire, insieme al Parlamento e al Governo, un rinnovamento della formazione medica specialistica. Pertanto, questa Federazione ribadisce l’importanza nonché la necessità di una riforma complessiva del sistema di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina e di organizzazione delle scuole di specializzazione in rete formativa; riforma che concorra a sostenere il Servizio Sanitario Nazionale attraverso una programmazione adeguata ed efficace dei fabbisogni che veda questa Federazione coinvolta.