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Accesso Scuole di Specializzazione: la richiesta ai cittadini stranieri di ulteriore certificazione linguistica crea difficoltà. L’Ordine scrive al Ministero

In relazione al Bando di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria per l’A.A. 2018/2019, si rileva che all’art. 4 (Requisiti di ammissione) viene stabilito che per i cittadini stranieri comunitari ed extracomunitari valgano le stesse condizioni e gli stessi requisiti dei cittadini italiani (laurea e
abilitazione all’esercizio professionale, ovvero possesso del decreto di riconoscimento del titolo ai fini della professione medica rilasciato dal Ministero della Salute).
Si ricorda che la conoscenza della lingua italiana è un requisito che viene considerato necessario per l’iscrizione all’Albo Professione e rientra nelle verifiche che ciascun Ordine effettua prioritariamente all’iscrizione su mandato del Ministero della Salute, quindi una volta acquisita l’iscrizione all’Albo si presuppone che il medico abilitato alla professione sia in grado di svolgerla adottando un linguaggio comprensibile al cittadino comune e con una base di conoscenza tale da consentirgli di fare il medico sul territorio nazionale.
Pertanto una richiesta di un ulteriore certificato, fatta a posteriori, di conoscenza della lingua pari ad un cittadino italiano sarebbe in netto contrasto con quanto stabilito per l’esercizio professionale e crea serie difficoltà a chi voglia partecipare al Bando in scadenza, vista la quasi impossibilità di conseguire lo stesso in tempi utili.

L’ORDINE DEI MEDICI DI PARMA SCRIVE AI MINISTERI COMPETENTI E ALLA FNOMCEO

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