Attività dell'ordine Nazionale

Anche Parma a Pisa, in memoria della psichiatra Barbara Capovani e per dire no alla violenza contro i medici

Anche una delegazione di Parma era presente a Pisa, in memoria della psichiatra uccisa Barbara Capovani e per dire non alla violenza contro i medici.

<La presenza alla manifestazione dei camici bianchi per rendere omaggio alla collega tragicamente scomparsa ci mette nella condizione di ribadire il nostro basta alle aggressioni>, sottolinea il Presidente dell’Ordine dei Medici di Parma e coordinatore nazionale della Consulta Deontologia Fnomceo Pierantonio Muzzetto.

L’Ordine chiede che tutti i politici locali e regionali pongano fine a questa barbarie, sottolineando come i medici abbiano pagato, in termini di vite di salute, una politica non tutelante il medico nella sua funzione e ruolo.

<Già nel 2019 avevamo fatto un convegno sulla sicurezza degli operatori e nelle sedi di continuità assistenziale nella provincia di Parma, invitando tutti i componenti della Conferenza socio sanitaria, i sindaci, compreso l’attuale Presidente della Provincia e oggi anche della stessa CSST, e i direttori delle due Aziende sanitarie, per  richiamare alla salvaguardia dei medici, troppo spesso fatti oggetto di violenza verbale e materiale, e chiedendo di intervenire, ognuno nell’ambito della propria competenza perché si rinforzassero le misure di protezione nei luoghi di lavoro>, ricorda Muzzetto.

L’Ordine quindi, ancora una volta, richiama al buon senso perché si affronti sistematicamente questo fenomeno, a salvaguardia dei cittadini, compresi tutti coloro che lavorano in ambito ospedaliero e territoriale. <Occorre rinvigorire la cultura del rispetto che passa anche dal riconoscimento delle mansioni e dei ruoli di ciascuno e auspico e chiedo, a tutte le autorità, che non si debba ancora scrivere di tragici fatti di medici che svolgono il loro lavoro>.

Ricordando Barbara Capovani si ricordano altre colleghe che ci hanno lasciato nell’esercizio della loro professione: Paola Labriola, Monica Moretti e Roberta Zedda dicendo no contro la violenza generale e contro chi opera nell’ambito della sanità. <Perché non basta la vicinanza e la condanna ma servono i fatti e questi si chiedono a chi debba produrli>, conclude il Presidente Omceo Parma.

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